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storie

L'IMPORTANZA DI PARLARE ED ESSERE ASCOLTATI/E

Una Comunità sociale può essere costituita da qualsiasi gruppo di individui in cui ogni componente sia noto agli altri, la privacy sia possibile, l’isolamento evitabile e ciascuno/a può parlare ed essere ascoltato.

Quanto è importante poter contare su una cerchia di persone che ti porge l'orecchio ed empatizza con te, che non ti giudica a prescindere dal tuo passato e ti fa fa sentire considerato/a anche se per il mondo rimani solo un IBAN e un numero di telefono.

D'altra parte se oggi si inviano le Condoglianze via Whatsapp, se ottieniamo la giusta attenzione solo se siamo in regola con i pagamenti, qualcosa vorrà pur dire. L'investimento personale dedicato a relazioni "in perdita", dove si dona di più (intensità emotiva, tempo, fatica psico-fisica) di quello che si riceve è da molti/e ritenuto uno spreco di risorse o, di contro, un gesto di magnanimità buonista, mentre è semplicemente una manifestazione di fiducia nel futuro.

Parafrasando il Chierico e poeta John Donne: nessun uomo o donna sono un’isola, completi in se stessi; ciascuno/a è un pezzo del Continente, una parte del tutto, e se qualcuno viene a mancare, questo ci diminuisce poichè ciascuno di noi partecipa all'Umantià, con la sua sola presenza.

Ecco perchè tutte le storie sono importanti e trattengono qualcosa di speciale, ma sono anche ottime chiavi per aprire le porte dell'altro/a, riportarlo nel cerchio della vita, poichè una Comunità non è costituita solo da un territorio, una cultura, un'economia o un linguaggio, ma anche dalle sue narrazioni condivise.

Per questo, nel nostro pellegrinaggio ai quattro angoli periferici della Città di Verona, abbiamo deciso di incontrare a Borgo Roma tre persone diverse, che in comune hanno l'abitudine all'ascolto, tutti i giorni. Il nostro fine è quello di comprendere quanto sia importante comunicare e comunicarsi, che una parte della crisi che viviamo nelle nostre relazioni, anche quelle più vicine, passa dal silenzio rassegnato, da parole non dette, dalla paura di essere giudicati/e per quello che (non) si è.

Ne parliamo con:

LA PORTAVOCE DELLA COMUNITA' DI CLAUSURA Monastero Serve di Maria Oblate Sacerdotali in Verona (Pestrino) (*). 

JEAN-PIERRE PIESSOU Mediatore linguistico-culturale per operatori sociali e dei servizi di accoglienza e di inclusione sociale.

ANNA PONTI - Educatrice professionale presso una RSA.

MARTEDI’ 30 MAGGIO 2023 ORE 20.45 PRESSO LA PARROCCHIA GESU' DIVINO LAVORATORE

PIAZZA GIOVANNI XXIII° 2 - BORGO ROMA - VERONA

Il Seminario durerà circa un’ora e mezza, comprese le vostre domande/osservazioni. 

(*) Non utilizziamo il nome proprio della Sorella per ragioni afferenti alla Regola dell'Ordine. Il suo intervento avverrà in audio differito.

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